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Canta, suona e cammina
"Canta, suona e cammina" nasce come progetto per promuovere la musica tra i giovani e, attraverso questa, creare un'occasione di crescita culturale e sociale. E' anche un progetto di conoscenza e di valorizzazione della musica colta e popolare e della tradizione napoletana in alcuni dei monumenti sacri tra i più affascinanti di Napoli.
Le orchestre sono formate da ragazzi tra gli otto e i quindici anni, selezionati attraverso le parrocchie e le associazioni dei quartieri popolari di Napoli tra i più disagiati, selezionati secondo una predisposizione alla musica e una attitudine agli strumenti da Banda. Ogni fine settimana orchestre e ensemble musicali suoneranno in 6 chiese tra le più suggestive della città: un incontro di arte, musica e tradizione per ammirare le straordinarie bellezze artistiche della città, deliziando gli occhi e affinando le orecchie.
Il primo dei concerti si tiene il 1 Novembre 2014 alle ore 20.30, presso il Monastero di San Gregorio Armeno. In passato, le monache del convento, figlie delle famiglie più aristocratiche della città, richiedevano ai più grandi musicisti del tempo, di venire a suonare per loro, accompagnando il loro canto celestiale. Il ricco fondo musicale che sopravvive ai nostri giorni, di oltre 1000 manoscritti, comprende autografi di autori celebri come Pergolesi e Paisiello.
Il progetto "Canta suona e cammina" vuole andare alle origini della ri-fondazione del Monastero e della Chiesa di San Gregorio Armeno, dopo il 1580, che è l'epoca in cui si avviò la formazione musicale e l'esordio compositivo del grande compositore aristocratico Carlo Gesualdo principe di Venosa (1566-1613), attorno il quale si moltiplicarono i capolavori della musica sacra.
La partecipazione è gratuita fino esaurimento posti
La notte dei Gladiatori
Un evento da non perdere quello che sarà presentato il 18 ottobre 2014 dalle 18.30 nell'Anfiteatro Romano di Avella: "La notte dei Gladiatori".
Una giornata che riporterà Avella indietro nel tempo, ai tempi dell'antica Roma.
Lo spettacolo è una rappresentazione della vita romana di duemila anni fa, con scene di soldati, di Gladiatori e combattimenti, scene di vita quotidiana danze e musica del tempo e la rappresentazione delle lotte dei Gladiatori ambientate in uno degli anfiteatri più antichi della Campania, delle stesse dimensioni di quello di Pompei, che troverete addormentato tra le colline della città, protetto solo dal cielo, e dai monti del Parco del Partenio.
Ma dove si trova Avella?
La cittadina rientra nell'itinerario N.3 del circuito Grand Tour di ARTECARD: "Dal Partenio al Vesuvio, antichi percorsi alla scoperta del territorio Nolano-Vesuviano", a metà strada tra Nola e Pompei.
Situata nella Valle dell'antico fiume Clanio, circondata dai monti del Parco del Partenio, in una posizione strategica che la rendeva mediatrice tra i popoli dell'interno e quelli della costa, l'importanza della città di "Abella" viene ricordata anche da Virgilio per la ricca produzione di frutta e da Plinio per le sue "nuces".
E' accertato che i primi esseri umani furono presenti in queste terre già nei tempi del Paleolitico Superiore, come testimoniano i reperti ritrovati nelle Necropoli datate VIII-VI sec. a.C. (Età del ferro, Periodo Etrusco), tutti conservati in un Museo-Antiquarium. A partire dal III sec. a.C., Abella fu sotto la protezione di Roma, assumendo l'ordinamento amministrativo tipico delle città romane. Sono di questo periodo l'anfiteatro, dove si terrà la manifestazione, di forma ellittica, a doppia arcata, e alcuni monumenti funerari, databili tra l'ultima fase del periodo Repubblicano e il I secolo dell'impero, appartenenti a famiglie facoltose.
Al II sec. a.C. risale il "Cippus Abellanus", un importantissimo documento epigrafico in lingua Osca che attesta un accordo tra la città di Nola ed Abella inerente al culto del tempio di Ercole situato sul territorio comune alle due cittadine. Il reperto scoperto nel 1745, fu inviato in dono al seminario vescovile di Nola, dove ancora oggi si può ammirare.
Nel tardo impero, Abella si dissolve lentamente a causa delle invasioni barbariche. I saccheggi di Alarico nel 410 d. C. e di Genserico nel 455, costrinsero la popolazione a rifugiarsi sui monti che la circondano.
Solo intorno all'XI sec. con la conquista Normanna, si ebbe la ripresa civile. La città ritorna ad assumere un ruolo di guida, estendendo il suo dominio sui comuni adiacenti.
D'importanza sempre maggiore diviene il castello-fortezza di Avella, che, costruito dai Longobardi nel VII sec., costituisce la sintesi delle tecniche costruttive militari in Campania. Oggi sono visitabili i resti di tre ordini di mura con torri quadrate, oltre ad una torre cilindrica e il mastio.
Oltre al castello, tra le costruzioni civili è da ricordare il cinquecentesco Palazzo ducale Alvarez de Toledo, eretto dai Colonna. Nel palazzo si può ammirare un pregevole parco, disegnato dal Vanvitelli intorno al 1760.
Forse non tutti sanno che il Vanvitelli pensava di progettare la famosa Reggia a ridosso dei Monti di Avella, laddove scende la sorgente del fiume Clanio, in un meraviglioso parco naturale. Purtroppo però il giorno del sopralluogo soffiava un terribile vento (tipico della zona)…..e il Vanvitelli prese altre note decisioni…..
Informazioni: http://fondazioneavellarte.jimdo.com/
Gli eventi di Settembre
26.09.14
Una mostra impossibile
Nel centro storico di Napoli, ancora per pochi giorni (fino il 10 ottobre), si potranno ammirare tanti capolavori riuniti sotto lo stesso cielo. Visitare la mostra, sara' l'occasione per visitare anche il complesso che la ospita, quel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, dove insegnò san Tommaso d'Aquino, e dove si trova la biblioteca dove studiò Tommaso Campanella e dove a lungo visse Giordano Bruno, il pensatore che con i suoi "infiniti mondi" aprì gli spazi al moderno.
La mostra comprende diciassette riproduzioni di dipinti di Leonardo, trentasette di Raffaello e sessantaquattro di procedimenti digitali sofisticatissimi, che non sarebbero stati pensabili soltanto quindici anni fa.
Una mostra particolare, perchè permette di accedere a tanti capolavori presenti in posti diversi e lontani. TI consente di avere una visione completa di 3 grandissimi geni, confrontarli e "criticarli".
Grandi storici dell'arte si sono espressi favorevolmente sulle "mostre impossibili" e di questa in particolare.
Inoltre la mostra oltre ad essere stata allestita in un posto tanto pieno di fascino e storie, si trova anche nei pressi di uno dei più pregevoli monumenti della città di Napoli: il Cristo Velato. Una scultura che prende vita dalla pietra e sembra voler alzarsi per dare voce al pensiero. E di sera, se fortunati, uscendo dal complesso di San Domenico Maggiore, si passa sotto la finestra di un giovane e raro liutaio, che non si può evitare di ammirare mentre intaglia un violino davanti la finestra del laboratorio nel palazzo della famiglia Di Sangro. Napoli è uno scrigno aperto da ammirare a bocca aperta.
Info:
www.comune.napoli.it
19.09.14
Questo fine settimana Napoli è in festa. Un ricco programma di eventi attendono i turisti per festeggiare il Santo patrono: San Gennaro.
San Gennaro è, senza dubbio, una delle figure più famose nel panorama partenopeo.
Nato povero, presto orfano di madre, fu mandato in tenera età a guardare i porci, e incontrato un eremita , lo segui nella sua vita monastica. Divenuto vescovo di Benevento, fu perseguitato sotto Diocleziano. Trovò il martirio a Pozzuoli dove venne decapitato.
Si racconta che una donna avesse raccolto in due ampolle il sangue di San Gennaro per consegnare poi la preziosa reliquia al vescovo di Napoli.
Il sangue contenuto nelle ampolle, conservate nel Duomo di Napoli, è ancora oggi oggetto di profonda venerazione.
I grumi scuri e solidi spontaneamente si sciolgono. Il sangue ribolle ed assume il colore rosso vivo.
La liquefazione avviene di solito accompagnata dalle fervide preghiere ed insistenti invocazioni al Santo. L'intensità del sangue e il tempo impiegato a sciogliersi sono considerate di buon auspicio per la città se avvengono senza indugi, nel caso contrario sono di segno sfavorevole.
Il miracolo si ripete regolarmente altre due volte nell'anno: a maggio ed a dicembre ed in circostanze particolarmente rilevanti per Napoli come ad esempio la visita di qualche personaggio importante, la minaccia di sciagure naturali etc.
Il fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro, viene riportato per la prima volta nel 1389 sulle pagine del "Chronicon Siculum".
Fino ad oggi nessuno è riuscito a trovare la soluzione del mistero, intorno al quale sono cresciute numerose leggende e superstizioni.
E allora tutti in piazza a partire da oggi. Alle 19, il Museo del Tesoro di San Gennaro sarà al centro di una visita teatralizzata, mentre diversi concerti animeranno il sagrato del Duomo.
Anche il lungomare sarà animato da iniziative dedicate principalmente ai bambini.
Oltre ai festeggiamenti per il Santo Patrono, non dimentichiamo che il 20 e il 21 Settembre ricorre la "Giornata Europea del Patrimonio", pertanto sabato 20 settembre tutti i musei, i monumenti e le aree archeologiche statali saranno aperti al pubblico per l'intera giornata fino alle 24 al prezzo simbolico di 1 euro. Clicca qui per maggiori informazioni
12.09.14
La nostra regione è una terra generosa. La natura ci offre scorci e paesaggi ineguagliabili al mondo, ma è anche uno scrigno pieno di tesori di altissimo valore artistico che non passano inosservati.
La fresca brezza quasi autunnale ci invita a lasciare le spiagge non più così assolate e ci permette di fare gradevoli itinerari culturali. Questo week end potremmo scegliere di visitare un posto che racchiude in se natura, monumentalità, alto valore artistico e storico: la Reggia di Caserta, proclamata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Già mentre ci si avvicina comprendiamo che non è un posto qualunque.
Il maestoso Palazzo Reale, la più grande residenza reale al mondo, voluto dal re di Napoli Carlo di Borbone, si erge maestoso davanti a noi e ci abbraccia invitandoci ad entrare. Il re, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles. Il re diede l'incarico all'architetto Vanvitelli, con l'obbligo di realizzare il Palazzo più bello in Europa.
Chi è questo uomo che seppe dare vita a tale meraviglia? E chi furono gli artisti di cui si circondò per realizzare l'opera?
All' interno degli appartamenti reali è stata allestita una mostra del Vanvitelli segreto inventore di arti decorative e pittore. In mostra anche dipinti degli artisti più stimati dall'architetto, collaboratori in alcune sue opere: Sebastiano Conca che fu chiamato da Vanvitelli a Napoli per importanti commissioni; Corrado Giaquinto, uno dei massimi pittori del rococò, trasferitosi a Napoli dopo il soggiorno in Spagna come primo pittore di Corte. La mostra, allestita fino il 31 ottobre, sarà dunque un'occasione per una gita d'arte a tutto tondo, mettendo al centro della scena le opere dell'artista e i suoi pittori collaboratori e la visita di un luogo straordinario.
Info:
http://www.reggiadicaserta.beniculturali.it/
05.09.14
Settembre ci regala ancora un sole frizzante e belle giornate, non troppo calde, ideali per fare piacevoli passeggiate e godere delle bellezze e della natura che ci circonda.
Cosa fare allora questo weekend?
Napoli e provincia in questo periodo offrono un ventaglio di iniziative molto vario.
Si potrebbe approfittare il 7 settembre dell'iniziativa: "Domenica al Museo", dove tutti i musei e le aree archeologiche statali saranno visitabili gratuitamente, e andare a farci un giro tra le strade dell'antica Pompei.
Gli scavi archeologici di Pompei infatti ci regalano alcune belle novità: grazie all' arrivo di nuovo personale, sono state riaperte al pubblico ben dieci nuove Domus tra cui otto case, un impianto termale, una locanda.
Nelle nuove case si potranno ammirare dipinti spettacolari e mosaici mai visti, meraviglie pronte a raccontare al pubblico le loro storie.Tra i luoghi più importanti aperti stabilmente alla visita, ci sono le Terme suburbane che sorgono a ridosso di Porta Marina, uno dei primi monumenti che si incontra entrando agli scavi, la casa di Romolo e Remo e quella di Trittolemo.
E per gustare appieno della bellezza della storia e sentirsi trasportati nel passato sono disponibili tante visite guidate facoltative. La voce di una guida saprà farvi sognare con i racconti della vita quotidiana dell'antica Pompei partendo da Porta Marina Piccola.
Info:
www.pompeiisites.org/
E la sera? La sera non si può mancare alla serata conclusiva del PizzaFest a Napoli: la pizzeria più grande e spettacolare del mondo vi aspetta sul Lungomare Caracciolo. Una manifestazione in cui tradizione cultura e musica focalizzano la loro attenzione su l'unica protagonista: la pizza!
www.pizzavillage.it/it/